Storico centro nevralgico delle migrazioni dall’Africa occidentale, Agadez si trova nel cuore del Niger, in piena area desertica del Sahel. I suoi circa centodiecimila abitanti si trovano ad affrontare le conseguenze della crescita demografica che negli ultimi vent’anni ha portato la popolazione dell’intero Paese a raddoppiare, facendo della questione abitativa un’emergenza cittadina.
È proprio per contribuire ad alleviare questa situazione favorendo uno sviluppo urbano regolamentato e sostenibile, che la municipalità di Agadez ha previsto l’inserimento nel nuovo piano regolatore di un nuovo quartiere situato a sud-ovest della vieille ville – il centro storico patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, zona ad altissima densità demografica – e pensato per ospitare circa 10 mila persone. Si tratta di un piano abitativo importante ed imponente: i circa 55 ettari di superficie oggi arida e sabbiosa ospiteranno 1000 abitazioni oltre che scuole, centri di salute, mercati, uffici pubblici e tutte le infrastrutture necessarie all’abitare, dalla rete idrica a quella elettrica, dagli impianti fognari alle strade.
Nell’ambito di questo piano regolatore il CISP sta costruendo 500 case bioclimatiche nei lotti che le autorità hanno assegnato al progetto. Si tratta di “Urbanisation 4 Change”(U4C), un’iniziativa del CISP, finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), Unione Europea e UNESCO e che assegnerà 500 abitazioni ad altrettante famiglie vulnerabili della città.
In stretta collaborazione con il Comune e il Consiglio Regionale di Agadez e con il Sultanato dell’Aïr – nonché con l’immediato coinvolgimento dei rappresentanti dei cittadini – il progetto, avviato nel giugno 2020, intende decongestionare il centro storico, ma anche valorizzare il patrimonio culturale, creare nuove opportunità di formazione e lavoro per la popolazione locale e contribuire all'inclusione sociale, economica e culturale della popolazione di Agadez.
“In passato abbiamo già beneficiato di una prima fase di 100 abitazioni riabilitate dal CISP e oggi (attraverso Urbanisation 4 Change) ci sono altre 500 famiglie che otterranno nuove case. Questo non ha precedenti.”
Abdourahamane Elhadji Aboubacar Touraoua, Sindaco di Agadez.
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Le 500 nuove case sono state progettate per rispondere a tante esigenze: rispetto dell’ambiente, costruzione di alloggi dignitosi, sostenibili e confortevoli, pianificazione dell'urbanizzazione per prevenire l'espansione urbana incontrollata. Sono tutti obiettivi dell'Agenda 2030 e anche Urbanisation 4 Change si inserisce in questa prospettiva. Si è optato così per costruzioni bioclimatiche in terra cruda o stabilizzata.
La tradizionale architettura in terra cruda è uno strumento prezioso per promuovere il patrimonio culturale del Niger e preservare un know-how unico al mondo e che si stava perdendo in favore delle costruzioni in cemento.
Non solo: queste costruzioni consentono l'utilizzo di materie prime locali e sono quindi più economiche e sostenibili; rispettano l’ambiente riducendo i fenomeni di desertificazione e mantengono una temperatura adeguata in ogni stagione. D’altro canto, la terra stabilizzata – con aggiunta di una percentuale tra l’8 ed il 12% di cemento – è un materiale innovativo che, a fronte dell’utilizzo di una ridotta quantità di cemento, garantisce una maggiore resistenza agli agenti atmosferici, in particolare alle precipitazioni, sempre più imprevedibili per frequenza e quantità in questa regione del Niger.
Costruire da zero un nuovo quartiere richiede anche molta manodopera competente. Fino ad oggi U4C ha formato oltre 250 operai nei vari ruoli necessari in un cantiere, dal capomastro al manovale, e impiega attualmente oltre 600 lavoratori, di volta in volta formati da chi ha potuto imparare il mestiere prima di loro.
“L’importanza di questo progetto è che è stato in grado di fare uscire molte persone dalla disoccupazione e dalla delinquenza. Ha permesso a molte persone di avere un reddito e un’occupazione dalla mattina alla sera, senza restare tutto il giorno a casa. Questo ci ha permesso di dare molte speranze alla regione di Agadez.”
Ibrahima saadou, Supervisore Generale di cantiere del progetto Urbanisation 4 Change ad Agadez.
323 case sono già state completate, 41 sono oggi in fase di collaudo. La prossima fase vedrà il completamento delle costruzioni, il lancio dei lavori dei 500 servizi igienici ed il momento delicato della selezione, insieme ai rappresentanti della cittadinanza, delle famiglie più bisognose alle quali le case saranno assegnate.
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